Norba sorgeva nei pressi dell’attuale nucleo abitato medievale di Norma e le sue origini risalgono ad epoca romana, al V secolo a.C.: a quel tempo, esisteva una città circondata da un imponente fortificazione di mura poligonali, che coprivano un perimetro di circa due chilometri e che venivano poi chiuse da quattro porte. Oggi queste mura sono uno degli esempi di fortificazione megalitica meglio conservati in Italia.
La datazione al V secolo, proposta per l’antica città di Norba e per la cinta muraria, corrisponde all’anno di nascita della colonia romana nelle terre Pontine. Norba divenne presto una potente roccaforte militare in opposizione ai vicini centri Volsci.
La città, sempre fedele a Roma, offrì diverse volte l’aiuto di truppe, ricevendo in cambio una propria autonomia e la facoltà di battere moneta. Il legame con la Città Eterna, inevitabilmente, condusse Norba ad un coinvolgimento diretto nella guerra civile scoppiata tra Mario e Silla, prendendo le parti del primo. L’imponente cinta muraria, nell’81 a.C., non bastò a salvare la città dalle truppe sillane, poiché una delle porte d’accesso venne aperta da un traditore e Norba venne invasa e devastata dai nemici. I norbani, dopo una strenua difesa e pur di non sottomettersi agli invasori, incendiarono e distrussero la propria città, arrivando addirittura a suicidarsi pur di non cadere in mano ai sillani.
La città rimase un cumulo di macerie per secoli, come hanno confermato gli scavi archeologici effettuati all’inizio del Novecento. Il nuovo nucleo abitativo nacque, a pochi chilometri di distanza, solamente nel Medioevo con l’appellativo di Norma.
Al giorno d’oggi, come testimonianza dell’antichissimo passato, rimangono ancora visibili i basamenti dei templi, i terrazzamenti, le cisterne e tratti di strada pavimentata con pietra lavica. Soprattutto, è possibile ancora distinguere il caratteristico impianto urbanistico della città antica, articolato in una serie di terrazze dominate scenograficamente da due alture chiamate Acropoli Maggiore e Minore.
