Bassiano sorge a circa 500 metri di altezza, circondato dai monti Lepini, tra i quali s’impone la vetta più alta della catena intera, la Semprevisa. Le origini della città, alquanto nebulose, si fanno risalire al IX secolo, ma le prime testimonianze documentate risalgono al Duecento, con l’insediamento della signoria Annibaldi e poi soprattutto con il passaggio a quella dei Caetani, che ormai stava acquisendo tutti i feudi nella zona dopo l’elezione al soglio pontifico di un membro della famiglia: Bonifacio VIII.
La cinta muraria della città, tra gli esempi meglio conservati di tutto il Lazio, venne eretta tra la fine del XIII e l’inizio del XlV secolo. Le mura, completate da nove torrioni, presentano una fattura piuttosto accurata, realizzata con blocchi di pietra calcare grigia detta ‘dolomitica’, più resistente di quella bianca diffusa nelle città limitrofe. Il perimetro della cinta muraria presentava tre porte di accesso: la Portanuova, la Porticina e la Porta Salamandra.
All’interno della città, ricordiamo il Palazzo Caetani, realizzato nella metà del Cinquecento, utilizzando anche precedenti strutture murarie: l’ingresso principale era in origine una delle porte d’accesso alla città, la Salamandra. Tra il Settecento e l’Ottocento, il Palazzo venne utilizzato come alloggio per soldati di passaggio e anche come prigione, come testimoniano alcuni interessanti graffiti e disegni presenti in diverse sale.
Il Palazzo Caetani ospita oggi il “Museo delle Scritture”, dedicato all’illustre cittadino Aldo Manuzio, che alla fine del Quattrocento perfezionò la stampa a caratteri mobili di Gutenberg. Tra le innovazioni del Manuzio troviamo l’introduzione della minuscola dei nostri caratteri a stampa, quella ancora oggi usata nei libri e nella scrittura al computer, e l’invenzione del carattere ‘corsivo’ o ‘aldino’. Il Museo ripercorre la storia della scrittura, dalle origini sino ai giorni nostri, ma soprattutto ospita antiche macchine tipografiche ed esemplari dei testi stampati da Manuzio, tra cui i primi ‘tascabili’ dell’epoca, un’altra delle sue invenzioni.
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